In un importante cambiamento nel panorama dell’intelligenza artificiale, OpenAI, la società dietro il chatbot virale ChatGPT, ha siglato un colossale accordo da 38 miliardi di dollari (33 miliardi di euro) con Amazon Web Services (AWS). Questo accordo garantisce a OpenAI l’accesso a una vasta rete di chip AI specializzati – “centinaia di migliaia” di processori Nvidia – ospitati nei data center statunitensi di Amazon.
L’annuncio ha avuto ripercussioni sul mercato, facendo aumentare le azioni di Amazon del 4%. Questa mossa strategica arriva pochi giorni dopo che OpenAI ha interrotto la sua partnership esclusiva sul cloud computing con Microsoft, sostenitore di lunga data, e ha ricevuto l’approvazione normativa per la transizione da organizzazione senza scopo di lucro a entità a scopo di lucro.
Questo accordo monumentale sottolinea la domanda esplosiva di potenza di calcolo che guida la rapida evoluzione dell’intelligenza artificiale. OpenAI ha apertamente riconosciuto la necessità di un numero significativamente maggiore di infrastrutture per alimentare sia lo sviluppo di nuovi sistemi di intelligenza artificiale sia per mantenere le prestazioni dei prodotti esistenti come ChatGPT, che vanta centinaia di milioni di utenti in tutto il mondo.
La partnership rappresenta un investimento significativo da parte di Amazon nel fiorente settore dell’intelligenza artificiale. L’azienda sottolinea che OpenAI inizierà immediatamente a utilizzare le risorse di elaborazione AWS, con l’implementazione completa prevista entro la fine del 2026. Esiste anche il potenziale per l’espansione nel 2027 e oltre.
OpenAI ha perseguito in modo aggressivo accordi infrastrutturali su più fronti, impegnando miliardi in partnership con Oracle, SoftBank, Nvidia, AMD e Broadcom. Questi impegni, tuttavia, hanno suscitato preoccupazioni tra gli investitori riguardo ad una dipendenza potenzialmente “circolare”. Con OpenAI attualmente operativo in perdita, permangono dubbi sulla sua capacità di sostenere queste spese significative senza mettere a repentaglio la stabilità finanziaria a lungo termine.
Il CEO di OpenAI Sam Altman ha tentato di sedare queste ansie la scorsa settimana, definendole come speculazioni premature durante un’apparizione insieme al CEO di Microsoft Satya Nadella. Ha sottolineato la rapida crescita dei ricavi dell’azienda e ha espresso fiducia nella sua traiettoria continua.
Sebbene Amazon sia già il principale fornitore di servizi cloud per il concorrente di OpenAI Anthropic (sviluppatore del chatbot Claude), questa nuova partnership posiziona AWS come un attore fondamentale negli ambiziosi piani futuri di OpenAI, sottolineando la crescente concorrenza nel mondo in rapida evoluzione dell’intelligenza artificiale.
























